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Luigi Antonio Gioacchino Zanazzo

Luigi Antonio Gioacchino Zanazzo

Luigi Zanazzo, vero nome Luigi Antonio Gioacchino Zanazzo, nacque a Roma il 1° gennaio 1860 in via dei Delfini 5, sul limite del rione Campitelli.
Il padre Carlo era venuto nella città papale fin dal 1830 da un paesino del Novarese, Lozzolo (la famiglia è oriunda del Veneto è il cognome deriva probabilmente da uno Zani mutato in Zanazzo).
Il poeta frequentò il collegio Poli dei Fratelli delle Scuole Cristiane, diplomandosi in ragioneria. Poeta e prosatore in dialetto romanesco, folclorista, commediografo, fu autore di numerosi lavori teatrali in dialetto: E' re Gobbetto (1885), Li fanatichi p'er gioco der lotto (1885), Li Maganzesi a Roma (1887), Pippetto ha fatto sega (1887), La Guida Monaci (1887), L'amore in Trastevere (1888), Evviva la migragna (1888), Me vorressivo? (1890), Accidenti a la prescia (1898), Socera (1906) ecc.

Giggi Zanazzo dette un'impronta personale a vari giornali dialettali: al «Rugantino in dialetto romanesco »; al « Rugantino de Roma in dialetto romanesco»
(9 aprile 1897 -29 luglio 1897), che diresse insieme con Adolfo Giaquinto: al «Casandrino in dialetto romanesco»
(8 agosto 1897 -14 ottobre 1897), anch'esso diretto in collaborazione col Giaquinto; al « Rugantino e Casandrino» che risultò dalla fusione dei due precedenti giornali, principiando ad uscire il 17 ottobre 1897.
Lo Zanazzo vi si firmava con vari pseudonimi: «Adorfo », « Miodine », « Mappa », ma specialmente «Abbate Luviggi ». I suoi studi di folclore sono raccolti in numerose pubblicazioni (fra le altre: Rugantino a Milano, 1884; Proverbi romaneschi, 1886; la favola Er re superbo, 1888; Regole p'er gioco de la passatella, 1889; Ninne nanne romanesche, 1889; Dieci canzoni popolari romanesche, in collaborazione con F. Sabatini, 1890; Saggio d'indovinelli, 1904). Bibliotecario al Ministero della pubblica istruzione, fu sospeso dall'ufficio in seguito alla nota epurazione della « Minerva ». Morì a Roma il 13 dicembre 1911.

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